ORIGINI E STORIA
Non si conosce la data di fondazione della Confraternita. Da un documento dell'Archivio Capitolare di Vercelli si sa che
era esistente già nel 1374
sotto il titolo di ....( incomprensibile)... e di San Biagio.
E' probabile che in seguito abbia mutato il titolo in quello di S.Anna,perché
nel 1585 era considerata la più antica confraternita di Graglia.
E anche S.Anna mutò il titolo,divenne della"SS. Trinità"
il 22 dicembre 1585.
Poiché l'antica chiesa, che si trovava a poca distanza dalla Parrocchiale,
minacciava rovina, nel 1680 si unì ad un'altra Congregazione di "disciplini":
la Confraternita di Santa Croce.
Quest'ultima era stata eretta il 5 dicembre 1576.
Nel 1639 aveva costruito la sua nuova chiesa ancor oggi esistente
sulla piazza principale del paese.
Dal 1680 è divenuta la sede della
Confraternita della SS. Trinità e S. Croce in Graglia.
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I Confratelli iscrittiavevano l’obbligo di vita esemplare, la recita dell’Ufficio,
la cura ed il sostegno ai confratelli malati e bisognosi,
l’accompagnamento funebre ed altre opere umanitarie.
In tempo di peste avevano istituito un lazzaretto
nei locali di pertinenza della Chiesa.
La Congregazione era sia maschile che femminile.
I maschi indossavano divisa rossa con cappuccio calato sul capo,le donne un abito di tela rista gialla sormontata da stola rossa (pazienza)
e velo sul capo.
Ancora oggi queste divise vengono indossate dai confratellinelle diverse processioni della parrocchia lungo l’anno.
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Gli iscritti alla compagnia sono poco più di 60 e versano ogni anno
una quota associativa di 5 Euro.
Organizzano le diverse Feste religiose della Confraternita:
S. Croce, SS. Trinità, S. Anna, la Madonna del Rosario,
la suggestiva fiaccolata la sera del Venerdì Santo
in onore della Madonna Addolorata.
In ciascuna di queste ricorrenze organizzano mostre gastronomiche,
mostre floreali, il mercatino del vischio
ed altre iniziative di autofinanziamento.
Si autotassano e raccolgono offerte per i restauri, mai terminati,
della Chiesa
compreso il recupero dell’antico Organo di Ragozzi (anno 1764).
Collaborano con la Caritas Parrocchiale per il banco alimentare
ed hanno aderito ad un progetto di adozione a distanza
in Nuova Guinea.
Partecipano ai funerali dei Confratelli e non, della comunità parrocchiale.
Vi è un gruppo di circa 20 persone che si incontra nella sede
settimanalmente
per le prove di canto per l’animazione liturgica delle funzioni
sia in Chiesa che nella Chiesa parrocchiale.
oooOOOoooSTEMMADELLA BOLLA ORIGINARIADI AGGREGAZIONEALLAARCICONFRATERNITA SS. TRINITA'DI ROMALa bolla originaria qui riprodotta è un prezioso manoscritto
in carta pergamena
ben conservato nel ricco archivio della Confraternita.
Riporta in alto, in un ovale, uno stemma che raffigura
la SS. Trinità attorniata
da pellegrini e confratelli in abito rosso.
Fu emanata il 22 dicembre 1585 dal Card. Fernando Medici protettore
dell’ Arciconfraternita della SS. Trinità di Roma per attestare l’avvenuta
aggregazione della compagnia di S. Anna all’Arciconfraternita predetta.
La richiesta di aggregazione era stata fatta dal Priore della Compagnia
di S. Anna, che all’epoca era la più antica esistente in Graglia.
Con l’unione all’arciconfraternita di Roma, la confraternita, oltre a
beneficiare dei numerosi privilegi ed indulgenze concesse
dai Sommi Pontefici, venne ad assumere la denominazione di
Confraternita di S. Anna
e della SS. Trinità.
Questo nuovo titolo ebbe poi il sopravvento su quello antico
e la confraternita rimase solo più denominata
col nome della SS. Trinità.
La Bolla permetteva, fra l’altro, ai confratelli di indossare
una divisa rossa come quella dei Confratelli di Roma.
Li esortava ad opere di carità e di pietà,
all'ascolto della parola di Dio,
all'assidua frequenza ai Sacramenti.
Raccomandava l’assistenza ai confratelli malati,
l’aiuto morale ed economico a quelli bisognosi,
l’accompagnamento funebre e la preghiera di suffragio
incessante ai confratelli defunti.
Ed ancora i disciplini erano tenuti ad ospitare e rifocillare
i pellegrini transitanti
in paese verso il Santuario di Oropa o altri luoghi di culto. Non a caso nell’archivio della confraternita, fra il 1718 ed il 1790,
si trovano numerosissime le ricevute di offerte
fatte a pellegrini che consistevano per lo più
in 4 o 5 soldi caduno o in una “ parpaiola “ (pagnotta) a testa. In segno di riconoscenza, la confraternita doveva poi offrire
all’Arciconfraternita di Roma,
due libbre di cera bianca nella festa, o durante l’ottava, della SS.Trinità.
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ALCUNE COPIE DI RICEVUTE:
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ATTO DI FONDAZIONE
DELLA
CONFRATERNITA DI SANTA CROCE
Il 6 gennaio 1577l’Inquisitore e Maestro del Santo Uffizio di Vercelli, Ivrea ed Aosta,
n veste di inviato del Vescovo,
prende atto
dell’avvenuta erezione della Confraternita
comprendente persone di ambo i sessi, residenti e non nella parrocchia
e riceve l’iscrizione e i voti dei primi membri.
Assegna agli uomini divisa nera fino ai piedi con cappuccio
e croce rossa sulla spalla destra.
Alle donne era assegnato un velo nero con croce rossa sulla parte destra,
il velo doveva contenere i capelli,
coprire metà della fronte e pendere sino ai cingoli.
Stabiliva inoltre che nelle processioni ed ai funerali
le donne dovevano precedere gli uomini.
Successivamente, il 19 maggio 1582, l’operato del Padre Inquisitore
veniva ratificato dal Vicario Generale di Vercelli Filiberto dei Signori di Buronzo.
L’ordine di precedenza fu subito causa di discussioni,
tanto che, nel 1582, il Priore Bartolomeo Maffeo si rivolgeva allo stesso Vicario,
perché il Curato e le donne non lo volevano più rispettare.
Il Vicario Generale interveniva e ristabiliva la pace,
minacciando in caso contrario una multa di 25 scudi.
Ancora oggi nelle processioni e nei funerali le donne precedono gli uomini.
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