Motta de’ Conti, 163esima edizione della festa di San Giovanni

 

23 | 26 giugno 2022 (archivio 2022)


163ma edizione della festa di San Giovanni a Motta de’ Conti con il raduno delle Confraternite e la processione accompagnata dalla Filarmonica di Occimiano.

Dal 23 al 26 giugno 2022 si è tenuta la 163ma edizione della festa di San Giovanni a Motta de’ Conti ad iniziare da giovedì 23 alle 20.45 con il raduno delle Confraternite e la processione accompagnata dalla Filarmonica di Occimiano.

La chiesa dedicata a S.Giovanni Battista esiste dal XVII° secolo, incerta la data esatta. Anche la Confraternita (in passato chiamata della Buona Morte) già esisteva così come la devozione al Santo era già viva tra la popolazione. Nel 1859 il 24 maggio durante la battaglia di S.Martino i soldati mottesi al fronte raccontano di aver sentito suonare la campana della chiesetta. Tornano a casa incolumi e da allora si fa la festa votiva per festeggiare l'avvenimento considerato miracoloso.

Nella domenica successiva al 24 giugno processione col quadro del Santo, portato dai militari di leva/ex combattenti o Confratelli, banda musicale, cacciatori che sparano a salve per ricordare la guerra e bandiere storiche. Dopo la sosta al monumento ai caduti, con discorsi delle autorità civili e religiose, il quadro giunge in chiesa parrocchiale per la Santa Messa. Al pomeriggio processione di ritorno alla chiesa confraternita e benedizione finale dei bambini con taglio di un ciuffo di capelli ( in dialetto mottese chiamato "brun"). La festa della domenica è preceduta da un triduo di messe serali.

Dal 150° anniversario è stato indetto un raduno di confraternite il giovedì precedente la festa solenne. In alcuni anni in occasione della festa si sono svolte sfilate di costumi storici e spettacoli vari, oltre ad eventi gastronomici.

L'antica "divisa" dei confratelli, un camicione bianco andato perduto, è stato sostituito da una mozzetta rossa disegnata dal confratello Carlo Zambelli e ispirata alle cappe medievali. Anche le medaglie del 150° sono state disegnate e realizzate dallo stesso Carlo Zambelli (ex orafo).