Santa Marta e la festa patronale della Santa a Stroppiana (VC)

 

29 luglio 2023 (archivio 2023)


Nella Chiesa cattolica santa Marta è ricordata assieme ai fratelli Lazzaro e Maria il 29 luglio.

A Stroppiana i festeggiamenti della Santa, patrona del paese, hanno luogo nella Chiesa di Santa Marta che custodisce la cappella del Santo Sepolcro ed una Deposizione in terracotta. È meta di grande devozione popolare.

Marta di Betania (Tamar) è una figura biblica descritta nei Vangeli secondo Luca e Giovanni come sorella di Maria e Lazzaro, abitanti del villaggio di Betania vicino a Gerusalemme. Marta è venerata come santa da tutte le confessioni cristiane che ne ammettono il culto. In particolare, nei due citati Vangeli si trovano le seguenti indicazioni riguardanti la Santa:
in Luca (10,38-42), le due sorelle accolgono Gesù in casa, ma mentre Marta si occupa delle faccende domestiche, Maria si siede ad ascoltare la parola di Gesù. Marta se ne lamenta con Gesù, ma questi le risponde: «Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c'è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta».
in Giovanni 11,1-46, le due sorelle mandano a chiamare Gesù perché venga a guarire Lazzaro che si è ammalato, ma Gesù si attarda e quando giunge Lazzaro è già morto. Gesù dialoga con Marta e ottiene da lei una professione di fede: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che deve venire nel mondo». Quindi si reca al sepolcro e risuscita Lazzaro.
in Giovanni 12,1-8, Lazzaro e le sue sorelle ospitano Gesù a cena; Marta serve a tavola. Durante la cena Maria cosparge i piedi di Gesù con un unguento molto prezioso e li asciuga con i propri capelli. Il fatto è riportato anche da Matteo (Mt 26,6-13) e Marco (Mc 14,3-9), che però non nominano le due sorelle e situano la cena in casa di Simone il lebbroso.

Agiografia
Secondo la tradizione, dopo la resurrezione di Gesù e le prime persecuzioni in patria, Marta emigrò con la sorella Maria di Betania (identificata erroneamente con Maria Maddalena), il fratello Lazzaro, Maria Salomé, Maria Jacobé e altri discepoli. Approdarono nel 48 d.C. a Saintes-Maries-de-la-Mer in Provenza, e qui portarono il credo cristiano. Una leggenda popolare narra come le paludi della zona, la Camargue, fossero abitate da un terribile mostro, la Tarasca, che passava il tempo a terrorizzare la popolazione. Santa Marta, con la sola preghiera, lo fece rimpicciolire in dimensioni, così tanto da renderlo innocuo, e lo condusse nella città di Tarascona.

Culto
La figura di Santa Marta è presa a simbolo della vita attiva: per questa ragione le sono intitolate numerose congregazioni femminili (Suore di Santa Marta di Antigonish, di Périgueux, di Thrissur, di Ventimiglia, Ospedaliere…), oltre che numerose chiese.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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